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Morto in seguito a una sparatoria: gli viene somministrato il vaccino e torna in vita

È la storia di un ragazzo di Roma, Gian Marco Saolini rimasto ucciso la sera del 12 marzo 2021 in una sparatoria tra gang rivali.

Portato d’urgenza in ospedale, era stata constatata l’ora del decesso alle ore 23. Un medico di turno al pronto soccorso però, ha deciso di approfittare del corpo per fare un esperimento: inoculare il nuovo vaccino per il Covid-19 su un cadavere.

Si è recato nella sala refrigerata dove vengono conservati i vaccini, ha preparato una dose e l’ha somministrata alle 23,42 al ragazzo privo di vita.

All’inizio non è accaduto nulla e il corpo è stato trasportato in obitorio. Circa 3 ore dopo però, la guardia giurata in servizio ha udito delle urla e dei colpi provenire dall’obitorio.

Immediatamente ha aperto il loculo da cui provenivano le grida e ha visto il ragazzo dimenarsi al suo interno.

Scosso e traumatizzato ha aiutato il giovane ad uscire per poi svenire. Immediatamente medici e infermieri stupiti si sono precipitati sul posto e hanno sottoposto il redivivo ad esami clinici.

Non vi erano dubbi: Il vaccino aveva riportato in vita il giovane romano.

Il ragazzo è ora ricoverato e sotto osservazione ma i valori sono stabili e probabilmente sarà dimesso nelle prossime ore.

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